
La miniera di Rammelsberg fu costruita ai margini della piccola città di Goslar, in passato ospitava il deposito di rame, zinco e piombo più grande al mondo. L’energia necessaria per procedere alle attività estrattive della miniera veniva ricavata nell’Oberharzer Wasserwirtschaft, il sistema idrico più importante al mondo nell’’epoca preindustriale.
Dai metalli alla cultura d’ogni genere
Lo sviluppo della città di Goslar è da sempre stato molto influenzato dal gran numero di materiali metallici presenti sul monte Rammelsberg, di cui abbiamo parlato a proposito del Parco Nazionale dello Harz. L’imperatore Enrico II decise di fondare in questo luogo il palatinato, trasformando la città in una residenza di re e imperatori per almeno due secoli. Nel 1988, dopo oltre mille anni di attività produttive, la miniera ha definitivamente chiuso i battenti, terminando i processi di estrazione. Attualmente il luogo è divenuto un ritrovo culturale con uno spazio espositivo di enormi dimensioni.
A passeggio per Goslar
Il centro della città di Goslar invece, non è sicuramente uno dei più grandi, ma pieno di edifici romanici del palatinato, antiche torri, chiese e cappelle. Il profilo caratteristico della città, rimasto perlopiù intatto, permette ancora oggi di ammirare le case delle corporazioni frutto della ricchezza borghese, il municipio storico e le case a graticcio con i preziosi dettagli intagliati.
Nel 2010, il sito patrimonio dell’umanità ha incluso il monastero Walkenried, la miniera storica Grube Samson a St. Andreasberg e il sistema idrico dell’Oberharz. Quest’ultimo è considerato uno degli impianti energetici più sviluppati dell’epoca preindustriale, con i suoi 107 stagni, 310 chilometri di fossati e 31 chilometri di corsi d’acqua, rappresenta un capolavoro d’ingegneria del tempo. Vicino ai corsi d’acqua è possibile passeggiare lungo i numerosi percorsi che consentono ai turisti di osservare le bellezze di questa parte del sito dell’UNESCO, lasciandosi coinvolgere dallo stupendo paesaggio circostante.